Bimbi di ogni etnia, intenti a maneggiare una palla che sembra una perla, con impresso il simbolo scelto dalla Città per rappresentare la candidatura di Reggio Calabria “Cuore del Mediterraneo” quale capitale italiana della cultura 2027. Una scena iconica, di complicità e benessere, che si sviluppa intorno ad altri giochi che raccontano l’evoluzione dello sport negli ultimi 50 anni. Così, lo street-artist Giulio Rosk ha scelto di rappresentare il contrasto ad ogni forma di razzismo nel murales inaugurato ad Arghillà e commissionato dalla Città Metropolitana in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale”.
Anche quest’anno, l’amministrazione di Palazzo Alvaro si è schierata al fianco dell’Unar, del Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027, dell’Ue e del Ministero del Lavoro a sostegno della “Settimana di azione contro il razzismo”, concepita dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’opera sovrasta il campetto di calcio di Modenelle, ad Arghillà nord, ed il suo battesimo è stato celebrato con una partita dei ragazzi e delle ragazze della Polisportiva “Arghillà a Colori”, la squadra promossa dal Csi di Reggio Calabria con il presidente Paolo Cicciù. Ospite d’onore il campione di calcio Zvonimir Boban che ha dato il calcio d’inizio
« Zvonimir Boban che gioca con i nostri bambini nel campetto di Arghillà, uno spazio sottratto al degrado, proprio sotto il nuovo murales antirazzista realizzato in questi giorni con Unar, in occasione della Settimana di azione contro il razzismo. La cosa più bella: gli occhi dei bambini che guardavano Boban come se fosse un marziano. Perchè il calcio è arte si, è bellezza, è cultura. Ma il calcio è soprattutto solidarietà e, per tanti, un’occasione di riscatto sociale. Grazie a Zorro Boban, Reggio ti vuole bene».
«Un capolavoro artistico molto importante», lo ha descritto il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ringraziando l’Unar e l’artista Rosk e sottolineandone «il forte significato che esalta i valori che accomunano e contraddistinguono una società civile e libera da ogni preconcetto che offusca il progresso e lo sviluppo delle coscienze».
«Alla presenza dei ragazzi della comunità, del campione Boban e dei tanti amici venuti a trovarci nell’ambito delle iniziative collegate al grande evento “Il calcio è arte” come Ariedo Braida – ha spiegato Versace – oggi celebriamo il trionfo di un mondo in cui vengono ribaditi i principi della nostra Costituzione che riconosce pari dignità a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali».
«Nell’occasione – ha proseguito il vicesindaco metropolitano – abbiamo dato un segnale ancora più forte di un’amministrazione sempre attenta al territorio di Arghillà che, adesso, può fregiarsi di un nuovo, mastodontico, murale che esprime, con la potenza evocativa dei colori e del disegno, lo sdegno per ogni discriminazione».
«Il rapporto con Unar – ha concluso Carmelo Versace – si consolida a testimonianza di un impegno concreto verso l’unica direzione possibile che è quella della pace, della fratellanza fra i popoli, dell’accoglienza e dell’inclusione. Anche da Arghillà, come è stato lo scorso anno nel rione di San Sperato con il grande murale dedicato a Martin Luther King, si è levato alto il grido contro il razzismo».