“Sosteniamo l’artigianato guardando al futuro”. È questo il nome dell’evento celebrativo dei trenta anni dalla nascita di Ebac, Ente Bilaterale Artigianato Calabria, che si terrà il primo ottobre a Reggio Calabria.
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con i vertici nazionali di Ebna ed Fsba e con le istituzioni del mondo del lavoro, Regione Calabria, Inps, Inail, esperti della Fondazione Studi Consulenti del lavoro e vedrà la partecipazione dei vertici degli enti bilaterali artigiani di tutta Italia.
“Sarà un momento, non di autocelebrazione, ma di approfondimento, programmazione e studio di nuovi strumenti che meglio si adattino alle continue evoluzioni del comparto – afferma il presidente Ebac Paolo D’Errico -. Dal 1994 l’Ente opera con grande impegno per fornire supporto a imprese e lavoratori con prestazioni di sostegno al reddito, servizi in materia di apprendistato, osservatorio artigianato, informazione e formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, servizi di rappresentanza imprese, servizi di rappresentanza dei lavoratori e tanto altro. Trenta anni di operatività caratterizzata da momenti di piena soddisfazione per la bilateralità, alternati a periodi in cui le normative non erano proprio a favore”.
“Le parti sociali regionali sono grate per questo importante traguardo alle oltre 10mila imprese e agli oltre 20mila lavoratori artigiani calabresi che nel corso dei tre decenni hanno creduto nel sistema mutualistico che interviene a favore di chi è più debole o in difficoltà momentanea. Per questo – spiega il vice presidente di Ebac Luigi Veraldi – a margine del convegno premieremo alcune imprese storiche che aderiscono al sistema, ancor prima che per mero obbligo normativo, perché credono nel welfare contrattuale. Abbiamo istituito, ormai da due anni il Fondo Infortuni, prima esperienza in Italia nell’ambito della Bilateralità che interviene a favore di lavoratori e titolari in caso di incidente non con prestazioni alternative ma complementari rispetto al sistema di tutele pubbliche quale quelle Inail”. “Il Fondo – prosegue il vice presidente – grazie al potere discrezionale, interviene valutando anche il disagio e il costo complessivo umano ed economico che una famiglia sopporta negli episodi infortunistici e questo è l’aspetto che a noi interessa di più”.
A intervenire sugli aspetti tecnici il direttore di Ebac Andrea Monteleone il quale ricorda che “nel 2012, con la Legge Fornero, la bilateralità artigiana ha dato alla luce il Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano (FSBA), un fondo che rappresenta la svolta per il comparto, strutturando uno strumento prima sconosciuto all’artigiano, ovvero la cassa integrazione (anche per chi ha solo un lavoratore ed è in crisi momentanea) che fino a quel momento era un privilegio solo per l’industria”.
“Nel 2015 il Job Act ha rafforzato tale strumento riconoscendone il valore aggiunto che ha apportato nel comparto e nel 2022, dopo lo straordinario lavoro svolto con la Cassa Covid, il legislatore con l’Art. 40 L. 234/2022 ha deciso che a decorrere dal 1° gennaio 2022, la regolarità del versamento dell’aliquota di contribuzione ordinaria ai fondi di solidarietà bilaterali di cui agli articoli 26, 27 e 40 è condizione per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc).Come avviene in molti casi – conclude – ogni strumento che funziona bene, va migliorato, aggiornato, reso rispondente alle mutevoli condizioni di contesto, ma soprattutto protetto dal rischio di falsi cloni”.