80 anni fa moriva Giovanni Palatucci nel campo di concentramento di Dachau, dove era stato deportato dopo essere stato arrestato dalla Gestapo il 13 settembre 1944 e condannato con l’accusa formale di cospirazione e intelligenza con il nemico.
Stamattina, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ed il Comune di Palmi hanno voluto ricordare, con la piantumazione di un albero di ulivo all’interno della villa comunale “Giuseppe Mazzini” di Palmi e la posa di una targa in marmo, offerti dall’Amministrazione Comunale, la memoria dell’ultimo Questore della Fiume Italiana, un eroe della giustizia e della memoria.
Dopo aver salvato circa 6000 perseguitati dalle leggi razziali, per la maggioranza ebrei, dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti, dapprima Commissario e poi Questore reggente di Fiume, Palatucci morì a soli 36 anni il 10 febbraio 1945, e rappresenta a tutt’oggi un simbolo di giustizia e altruismo.
Nel 1990 è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria della Shoah in Israele) e nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile.
Nel 2004 la Chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.
La manifestazione ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, eseguito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “DE ZERBI-MILONE”, e si è svolta alla presenza del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria Clara Vaccaro, del Questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa, del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi S.E. Mons. Giuseppe Alberti, del Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, dei rappresentanti della comunità ebraica, nonché delle altre autorità civili e militari.
Il Questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa, nel suo intervento, ha voluto sottolineare, oltre al modello esemplare di sacrificio, di altruismo e di spirito di solidarietà, anche il valore della memoria, affidando alle nuove generazioni il ricordo delle gesta di un uomo che da solo ha salvato migliaia di vite umane.
La cerimonia si è conclusa con il brano “La vita è bella” di Nicola Piovani, eseguito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “San Francesco-Minniti” di Palmi.
La posa dell’albero di ulivo e di una targa, si aggiunge agli altri simboli per la memoria che, negli anni scorsi, sono stati collocati a Reggio Calabria ed in altri Comuni della provincia reggina e vogliono rappresentare il rinnovato impegno per la memoria e per i valori di solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Polizia di Stato di Reggio Calabria: un albero di ulivo in ricordo di Giovanni Palatucci.
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