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Reggio Calabria: A Palazzo San Giorgio il convegno scientifico nazionale dell’Istat sul turismo per orientare le future scelte amministrative

Redazione

L’appuntamento ha rappresentato un momento fondamentale per l’assunzione di decisioni informate sul territorio, sulla base di dati reali

Il salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di palazzo San Giorgio ha ospitato il convegno scientifico organizzato dall’Istat sul tema “Turismo, iperturismo e territori: statistiche per il decisore pubblico”. Per l’Amministrazione comunale era presente il sindaco Giuseppe Falcomatà. L’appuntamento, moderato da Antonella Bianchino, dirigente dell’Ufficio territoriale Area Sud Istat, è stato introdotto da Michele Camisasca, direttore generale Istat e ha registrato una serie di importanti interventi.

Il convegno ha rappresentato un momento fondamentale per l’assunzione di decisioni informate sul territorio, sulla base di dati reali. L’obiettivo è mettere in rete i vari enti per raccogliere e dare delle risposte. Senza sinergie, infatti, il tema dell’accessibilità rischia di rimanere lettera morta. In questo contesto l’Istat fa la sua parte nella qualità di lavori statistici che parlano di turismo.

Per il sindaco si tratta di una giornata di studio dalla quale la città potrà trarre spunti interessanti circa le decisioni da prendere su un tema che dovrebbe essere pane quotidiano e che adesso sta vivendo per Reggio una stagione più felice rispetto al passato. Grazie alle nuove sette rotte di Ryanair parlare di turismo a Reggio non riguarda solo il fatto di mettere insieme un sistema di siti di interesse storico, artistico e culturale ma è anche, e soprattutto, renderli fruibili a una platea più numerosa rispetto al passato.

Il primo cittadino ha poi ricordato che, solo nel mese di aprile, l’aeroporto “Tito Minniti” ha registrato un aumento del 45%  e che, dunque, i primi risultati hanno dato buon esito, ma serve ora mantenere un trend costante. Fondamentale a tal proposito è il messaggio positivo che dà chi arriva sul territorio e che restituisce quando rientra nel proprio Paese. Serve costruire un sistema tra le istituzioni deputate a queste funzioni, un sistema di rete tra i siti turistici, un sistema di offerta ricettiva dignitosa e di opportunità. In questo contesto, la raccolta dei dati del 2023, rispetto al 2024, consentirà di orientare meglio le scelte amministrative.

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