Secondo il report Unioncamere, nel terzo trimestre 2023 in Italia sono 5.120.025 le imprese attive, di cui il 21,2% artigiane (1.263.909) con il 77,6% di imprese individuali e solo l’8,3% costituite in forma società di capitali. In Calabria le imprese attive risultano essere 160.326 di cui il 17,3% artigiane ovvero 31.867, dato nettamente in calo se confrontato alle 37.167 aziende artigiane censite nel 2009 cioè – 15%. L’artigiano calabrese, appare dunque particolarmente fragile, poco strutturato e scarsamente valorizzato se non in declino.
Questo il punto di partenza del confronto delle parti sociali regionali dell’artigianato che nei giorni scorsi si sono riunite presso la Casa della Bilateralità Artigiana a Catanzaro dove hanno approfondito le problematiche che affliggono il comparto in questo particolare momento storico. Dalla sicurezza sui luoghi di lavoro alle difficoltà produttive determinate da crisi energetica, elevati costi del lavoro, necessità di interventi normativi mirati che valorizzino la rappresentanza, affinché il vero welfare contrattuale possa realmente avere un impatto sociale concreto e tangibile sul territorio, mediante interventi mirati che grazie anche alla detassazione di parte delle prestazioni, possano supportare i lavoratori artigiani e alleggerire il carico fiscale e contributivo delle imprese.
All’importante iniziativa hanno preso parte i segretari della associazioni artigiane Silvano Barbalace per Confartigianato Paolo D’Errico per CNA e Carmelo Francesco Giordano per Casartigiani mentre per i sindacati erano presenti Gianfranco Trotta per CGIL Tonino Russo per CISL e Benedetto Cassala per UIL. Gli stessi, oltre a dare il quadro della situazione nel comparto artigiano calabrese hanno anche preso l’impegno di aggiornare l’assise a brevissimo, per addivenire in tempi celeri, alla stesura definitiva del Contratto di secondo livello sulla cui bozza già da tempo si lavora, uno strumento che potrebbe rappresentare in questo momento la “chiave di Volta” alla situazione attuale di stallo.
Durante la tavola rotonda, la Presidenza dell’EBAC Calabria insieme alla Presidenza dell’Organismo Paritetico e a quella del Fondo Interprofessionale Fondartigianato, hanno presentato la nuova campagna informativa itinerante che vedrà le parti sociali impegnate in 14 tappe in tutta la regione insieme ai Rappresentanti Lavoratori della sicurezza Territoriali. Una carovana composta da esperti delle Associazioni datoriali territoriali, rappresentanti del mondo sindacale e professionisti che insieme, oltre ad un confronto sano e costruttivo faranno quasi un porta a porta, per divulgare le buone prassi e le misure di sostegno create nell’ambito della Bilateralità che di certo non si sostituiscono al sistema pubblico ma integrano l’offerta dell’integrazione salariale.
Paolo D’Errico, nel ruolo anche di presidente pro-tempore di EBAC Calabria, ha parlato della necessità impellente di andare oltre alle poche centinaia di prestazioni erogate nel 2023 dallo stesso Ente, specie se si considera che si parla di un territorio dove il bisogno di supporto delle imprese si manifesta molto di più rispetto ad altre regioni. Il vicepresidente Luigi Veraldi, nell’annoverare tutte le misure messe in piedi nell’ultimo anno a favore dei lavoratori, ha evidenziato l’esigenza di rendere maggiormente note alla collettività i servizi e le prestazioni perché i lavoratori hanno certamente bisogno di questi strumenti, ma soprattutto hanno bisogno di informazioni ed assistenza.
Il 4 Dicembre a Vibo Valentia, la prima tappa del Tour che è stata organizzata, in stretta collaborazione con Ordine dei Consulenti del Lavoro ed Ordine dei Commercialisti.