69
Lo sciopero di 4 ore indetto dalla Segreteria nazionale della Confail Faisa per il Contratto collettivo nazionale di lavoro autoferrotranvieri è stato un successo: il 90% delle corse, tra servizio ferroviario e servizio automobilistico nei centri di Cosenza e Catanzaro, è stato soppresso. Ci riteniamo ampiamente soddisfatti di questo risultato.
Il ricorso allo sciopero, lo vogliamo ricordare, è stato necessario in risposta all’accordo nazionale, sottoscritto il 10 maggio 2022, con cui una categoria di lavoratori è stata mortificata con una “una tantum” di 500,00 euro lordi (su scala parametrale e suddivisa in tranche) e con gli aumenti retributivi di 90,00 euro lordi, sempre su scala parametrale al par. 175 e suddivisi in tre tranches da 30,00 euro ciascuna per i mesi di luglio 2022, giugno 2023 e settembre 2023. Un accordo che tratta i lavoratori alla stregua di novelli schiavi da sfruttare il più possibile, con l’aggravante, in particolare per i giovani assunti, di non offrire alcuna possibilità di programmare una vita dignitosa in grado di consentire la formazione ed il mantenimento di una famiglia. E nulla conta il referendum farsa fra i lavoratori, che ha avuto una affluenza di votanti di bassissima rilevanza. Si mira, piuttosto ad azzerare la dignità del lavoro, con stipendi sempre più bassi e carichi di lavoro sempre più elevati con l’imposizione di “turni spezzati” che vincolano il lavoratore per intere giornate.
La Confail Faisa Calabria, infine, recependo i valori definiti dalla Confederazione, fa sua la battaglia per la dignità della donna sul posto di lavoro: dai diritti come madre a quelli come donna single. Ben venga, quindi, una nuova concezione della vita lavorativa delle donne, autoferrotranviere in primis, che meglio si adatti ai valori e alle tutele che storicamente fanno parte della cultura italiana.
Alla luce di quanto espresso, la Confail Faisa Calabria, ringrazia le lavoratrici e i lavoratori che hanno aderito allo sciopero, e ci teniamo a sottolineare che non rinunceremo mai a lottare e continueremo nel nostro percorso di crescita e di battaglia per i diritti dei lavoratori