“Esiste un Piano per il Turismo della Giunta regionale in vista della stagione estiva ormai alle porte per garantire le condizioni basilari dell’offerta e scalare le classifiche che nel 2017 hanno collocata la Calabria al 15° posto tra le regioni italiane per presenze turistiche”?
È l’interrogativo del Consigliere Regionale Alessandro Nicolò (FdI) che scrive all’ente regionale specificando la necessità di “studiare ed approfondire gli aspetti che rendono ancora lacunoso e inadeguato il sistema turistico che in Calabria potrebbe articolarsi su filiere differenziate: il turismo montano e marino che nella nostra regione vive un connubio particolare per la breve distanza che li separa; il turismo religioso, dei luoghi di culto e dei Santuari; e quello escursionistico, alla scoperta dei sentieri e dei piccoli borghi”.
“Sul piano delle infrastrutture e della mobilità, la regione scontra una dimensione di arretratezza – è ancora la riflessione di Nicolò – favorire con investimenti mirati il trasporto intermodale rotaia-gomma che offre soluzioni di viaggio integrate consentirebbe un’ottimizzazione dei tempi e dei costi di viaggio, una più capillare copertura del territorio ed un più agevole raggiungimento delle aree interne, attesa la particolare conformazione orografica del territorio. Interventi dovrebbero interessare inoltre la condizione delle strade che spesso, vedi ad esempio la SS 106 Jonica, non presentano gli standard essenziali di sicurezza. In un sistema integrato dei trasporti il valore aggiunto potrebbe essere rappresentato dalla crocieristica e soprattutto dal sistema aeroportuale calabrese con il rilancio dei tre scali di interesse strategico regionale”.
“A tutt’oggi, invece, il tallone d’Achille resta la subalternità della Regione nei tavoli di contrattazione dove le compagnie aeree, nonostante gli incentivi e le agevolazioni, dettano condizioni unilaterali antieconomiche che pesano sulle tasche dei viaggiatori e soprattutto sulle potenzialità del nostro territorio” – evidenzia l’Onorevole Alessandro Nicolò.
“In particolare per il ‘Tito Minniti’, aeroporto metropolitano di Reggio Calabria e per il Sant’Anna di Crotone serve una linea strategica che incoraggi l’arrivo di nuove compagnie rispetto ad un’offerta attuale di operatori, numero di vettori ed orari delle tratte ben lontani da un indice minimo e si costruisca una più proficua collaborazione con i tour operators – dice ancora. La Regione dovrà agire per irrobustire e rimodulare l’offerta anche con nuove rotte da e verso le principali mete in un quadro di raccordo con il resto del Paese e con l’Europa, alla luce del surplus di presenze registrato in estate anche per il flusso dei calabresi di ritorno oltre che di viaggiatori e per scongiurare il ‘tutto esaurito’ che spesso si verifica durante l’anno in occasione delle vacanze”.
“Non si può eludere – commenta l’onorevole – una visione di sviluppo che compendi tutti i tasselli – talvolta mancanti o spesso carenti – che si declinano nella garanzia delle condizioni-base in termini di infrastrutture, trasporti, ricettività ed ospitalità nelle quali non possono che rientrare: la qualità e l’efficienza dei servizi; la creazione di una rete permanente tra tutti gli operatori per proficue sinergie; il sistema della depurazione; le condizioni delle acque di balneazione; la pulizia delle spiagge, la manutenzione e la cura ma anche il rispetto dei cittadini verso quanto rientra a pieno titolo nel concetto di ‘res pubblica’. Serve un planning serio capace di dare una ventata di freschezza e nuovo appeal al sistema turistico regionale, potendo contare oggi sul valore aggiunto delle tecnologie informatiche e dei social network che garantiscono possibilità di connessione e di penetrazione dei mercati e che riducono, con sicuri vantaggi, l’asimmetria informativa tra produttore e consumatore”.
“Il turismo – conclude il Consigliere Regionale – rappresenta un driver decisivo della nostra economia e l’industria ad esso collegata con l’indotto che ne può derivare, la leva di una crescita turistica armonica e coerente con le vocazioni del nostro territorio. Ci si attivi dunque per dare un’accelerazione ad una ‘macchina’ potenzialmente in grado di generare ricchezza, produzione ed occupazione stabile”.