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Variante al Megalotto 6, Rossi (Lega): impensabile escludere i territori di Cutro e Isola

Redazione
Nell’ultimo anno è stato reso noto un progetto di variante al megalotto 6-9 che prevede il collegamento diretto Simeri-Crotone, in modifica del vecchio tracciato dell’Anas che dallo svincolo di Simeri Crichi si fermava al bivio Le Castella Sud. La nuova idea progettuale è quella di unire gli attuali svincoli del Passovecchio (KR) e Simeri (CZ) con una strada a 4 corsie con spartitraffico centrale, sfruttando il tracciato della vecchia ferrovia Calabro-Lucana.
L’idea progettuale resta degna di nota e di attenzione, visto che consentirebbe di ridurre i tempi di percorrenza e di dotare l’area del Crotonese di una valida ed efficiente infrastruttura. E’ necessario però valutare una serie di punti sui quali oggi si è data poca attenzione. In quanto punto di riferimento della Lega-Salvini Premier della provincia di Crotone, mi preme fornire il contributo del Carroccio crotonese al dibattito in merito, contributo necessario per addivenire ad un progetto valido e condiviso, e per questo più forte e con maggiori probabilità di successo.
Nel pieno rispetto delle istanze avanzate da professionisti e associazioni, e nella piena condivisione dell’obiettivo di uscire dall’atavico isolamento del territorio crotonese, mi preme segnalare che il progetto in questione presenta evidenti criticità sulle quali è necessario sin da subito avviare un confronto per porvi rimedio.
Percorrendo il tracciato della ferrovia Calabro-Lucana, l’attuale progetto di variante rischia di tagliare fuori due centri popolosi del Crotonese come Cutro (lato mare) e Isola di Capo Rizzuto, che insieme rappresentano l’area a maggiore vocazione turistica dell’intera provincia. Lo stesso aeroporto Pitagora, in località Sant’Anna, resta escluso dal nuovo tracciato di variante. Un difetto questo, grossolano, che rischia di oscurare i benefici del nuovo tracciato, evidentemente più breve del vecchio. Del resto la migliore infrastruttura non è la più breve, bensì quella che soddisfa le molteplici esigenze di tutti i cittadini e delle tante imprese sul territorio. E non v’è dubbio alcuno che tagliare fuori località come Steccato e San Leonardo di Cutro, Praialonga, Le Castella, Capo Rizzuto, Capo Colonna e Sant’Anna, solo per citare le più note, significa privarne cittadini e aziende dei benefici tipici di un ammodernamento infrastrutturale.
Sono centinaia le strutture ricettive, tra le più rinomate della costa ionica calabrese, che rischiano di restare fuori dal nuovo circuito stradale. Urge evitare dunque l’isolamento di importanti realtà turistiche e culturali del nostro territorio. Per addivenirvi non è necessario cambiare il nuovo tracciato di variante, quanto prevedere svincoli aggiuntivi, e collegamenti stradali a carico dell’ente appaltante.
Una seconda criticità è proprio quella legata ai soggetti che dovrebbero realizzare l’opera. Appare poco rassicurante il fatto che l’ente Provincia di Crotone, o addirittura i Comuni stessi, debbano accollarsi l’onere finanziario di costruire le strade di collegamento. La difficile situazione finanziaria degli enti locali è cosa nota a tutti, così come è nota l’impraticabilità delle strade provinciali e locali, ridotte a mulattiere per mancanza di fondi. In siffatte condizioni non è pensabile ragionare sul collegamento Simeri-Passovecchio, senza prevedere a corredo del progetto, nuovi svincoli e strade di collegamento a carico dell’ente che finanzierà l’intera infrastruttura. Il rischio è quello di creare un’opera che per accorciare i tempi di percorrenza, taglia fuori zone molto popolose come appunto Cutro e Isola di Capo Rizzuto.
Anche l’aspetto tecnico della realizzazione dell’opera deve essere chiarito e ponderato con attenzione. Il nuovo tracciato infatti incrocia la famigerata Strada del Petilino, altrimenti conosciuta come Via del Mare, che avrebbe dovuto unire i popolosi centri del Petilino alla costa ionica. Ma è un fatto che a quattordici anni dall’avvio dei lavori, e dopo 5 milioni di euro spesi, quella strada resta ancora chiusa al traffico, in quanto soggetta a continue frane e smottamenti del terreno. Non vorremmo che possa accadere la stessa cosa per la nuova Statale 106, ritrovandoci così senza strade  e senza soldi.
Ribadendo dunque il forte impegno per rompere l’isolamento del territorio crotonese, chiedendo maggiori attenzioni alle Istituzioni e maggiori finanziamenti per le infrastrutture necessarie (strade, aeroporto, ferrovia), la Lega Salvini Premier della provincia di Crotone intende vigilare affinché i progetti che si andranno a presentare rispondano alle diverse e molteplici esigenze del territorio. Nel caso della variante al megalotto 6, riteniamo che non sia importante ridurre un tracciato stradale, quanto renderlo concretamente fruibile da parte di tutti. Per questo chiediamo studi di fattibilità dell’opera in grado di garantirne la realizzazione così come da tracciato, e l’integrazione al progetto con la realizzazione a carico dell’ente appaltante (Anas) degli svincoli e delle arterie necessarie a collegare la nuova Statale 106 ai Comuni di Cutro zona mare e Isola di Capo Rizzuto.

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