Lo nuova tempistica stabilita dal Consiglio dei ministri, che sposta al 12 dicembre la fissazione da parte dell’Agenzia delle entrate dell’intensità del credito di imposta per gli investimenti realizzati nella ZES unica del Mezzogiorno fino al 15 novembre 2024, a seguito dell’opportuna verifica delle richieste, consentirà di sostenere in maniera concreta quegli investimenti effettivamente realizzabili e realmente capaci di creare sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno.
Non avevamo condiviso, infatti, l’autonoma decisione dell’Agenzia delle entrate di fissare l’entità del credito al 17 per cento sulla base delle richieste ricevute – oltre 16mila domande per 9,4 miliardi di euro, 1642 in Calabria – senza alcun controllo preventivo di fattibilità dei progetti. Dati che, seppure dimostrano un eccezionale interesse delle imprese sulla misura voluta dal ministro Raffaele Fitto, apparivano da subito sovrastimati proprio per fattori legati al meccanismo di prenotazione adottato dal governo a salvaguardia dei conti pubblici. L’intensità dell’aiuto sarà quindi adeguato alle richieste delle imprese, grazie anche all’aumento delle risorse disponibili da 1,6 miliardi di euro ad oltre 3,2 miliardi.
Una cifra mai stanziata prima d’ora, che arriva a quintuplicare le risorse messe a disposizione per il credito d’imposta rispetto agli anni passati, e alla quale si aggiunge la possibilità di utilizzare le risorse delle politiche di coesione. Un’altra prova tangibile dell’impegno del governo Meloni per lo sviluppo delle regioni del Sud, grazie anche al lavoro del ministro Fitto, che si sta già traducendo in dati di crescita senza precedenti».
E’ quanto afferma il vice presidente della Regione Calabria Filippo Pietropaolo (FDI).