Dopo l’articolato dibattito che è emerso nelle scorse settimana a valle dell’adeguamento dei vitalizi regionali al costo della vita e alla risonanza mediatica che questo ha avuto su scala nazionale (in particolare, vedasi l’approfondimento della trasmissione Non è l’Arena su La7 di domenica 8 aprile e quello in programma nella puntata di stasera, domenica 15 aprile),
il Gruppo di Lavoro di OpenCalabria ha deciso di analizzare il caso e di verificare se esistono margini di intervento per rimodulare la spesa pubblica a favore degli ex-consiglieri regionali Calabresi. La risposta è che introducendo un contributo di solidarietà triennale e abolendo la norma sull’indicizzazione dei vitalizi, la Regione Calabria risparmierebbe ben 935mila euro all’anno, ossia circa 2,8 milioni di euro nel triennio.
Di tutto questo non si ha traccia nella proposta di legge presentata dal consigliere Giuseppe Giudiceandrea, il cui obiettivo principale è di introdurre il metodo contributivo come criterio per rideterminare il calcolo dei vitalizi di cui beneficiano gli ex consiglieri regionali e di re-introdurre uno schema previdenziale per gli attuali consiglieri.
Il Position Paper elaborato da OpenCalabria indica in modo inequivocabile che si può certamente introdurre una modifica legislativa che riduca il carico dei vecchi vitalizi sul bilancio della Regione Calabria. In altre parole, i due elementi analizzati – contributo di solidarietà e mancata indicizzazione – suggeriscono che anche in Calabria si può agire con strumenti giuridicamente ammissibili sui vecchi vitalizi. Si tratta di due questioni strategicamente tenute fuori dalla proposta Giudiceandrea.