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Dall’ estratto di aglio a all’olio di camelina, così si batte il colesterolo

Redazione

L’estratto di aglio (meglio se invecchiato) aiuta a combattere il colesterolo cattivo (LDL), riducendolo negli obesi.
Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN e condotto presso l’Università della Florida, l’ultimo di una serie di lavori in cui si rivelano i benefici di alcuni cibi e bevande contro l’eccesso di questo grasso cattivo nel sangue.
Nel lavoro gli esperti hanno coinvolto 51 obesi dividendoli in due gruppi: al primo hanno dato per sei settimane un estratto di aglio, al secondo placebo. Tutti dovevano scrupolosamente evitare di cambiare abitudini sia a tavola sia come attività fisica. Ebbene dopo sei settimane solo le persone che avevano assunto estratto d’aglio presentano una riduzione del colesterolo cattivo nel sangue e anche dell’infiammazione cronica che è una condizione tipica in presenza di un forte eccesso ponderale ed è un fattore di rischio per diverse malattie croniche.
Intanto un’altra ricerca ha rivelato che l’olio di camelina (da una pianta usata come biocombustibile e, un tempo, per accendere le lampade) è un elisir per ridurre colesterolo, in quanto è ricco di acido alfa-linolenico, un omega-3 salutare. È emerso da una ricerca dell’Università della Finlandia orientale i cui risultati sono stati pubblicati su Molecular Nutrition & Food Research.
Un’altra cicerca promuove mandorle e cioccolato contro il colesterolo ‘cattivo’ (LDL). Lo studio è stato condotto presso la Pennsylvania State University e pubblicato sul Journal of the American Heart Association.
Gli studiosi hanno preso in esame 31 persone, dai 30 ai 70 anni. Per un mese, i partecipanti non hanno mangiato nessuno degli alimenti nello studio. Nel successivo periodo di un mese, hanno invece assunto 42,5 grammi di mandorle al giorno, in una fase successiva hanno mangiato 43 grammi di cioccolato fondente in combinazione con 18 grammi di polvere di cacao e in ultimo tutti e tre i cibi. Lo studio ha mostrato che le mandorle consumate da sole abbassavano il colesterolo cattivo del 7% e anche in combinazione col cioccolato risultavano ridotte le piccole particelle dense di LDL che sono un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
Infine uno studio dell’Università di Roma Tor Vergata ha dimostrato che assumere succo di bergamotto genera un significativo aumento di colesterolo HDL (quello buono) e una diminuzione dell’LDL. Insomma per chi soffre di colesterolo alto sono tante le armi che la tavola offre per tenerlo sotto controllo e che possono essere usate in aggiunta a stili di vita sani e alle raccomandazioni mediche.

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