L’ictus è nemico delle donne: colpisce più spesso lei che lui, e la mortalità è più alta per le donne rispetto agli uomini. Inoltre, le donne hanno fattori di rischio unici da cui i maschi sono esenti.
E’ spiegato sulla rivista Stroke in una serie di lavori dedicati a donne e ictus (che in Usa è la terza causa di morte per le donne), condotti da esperti del Brigham and Women’s Hospital di Boston.
Sono state identificate anche alcune potenziali disparità di trattamento che potrebbero portare a una prevenzione peggiore dell’ictus nelle donne: ad esempio sembra che alle donne con colesterolo alto siano meno prescritte le statine.
Questi i fattori di rischio esclusivamente femminili: innanzitutto il pericolo per la donna sale se ha avuto uno sviluppo precoce (primo ciclo prima dei 10 anni) e una menopausa precoce (prima dei 45 anni). Altro fattore risultato pericoloso per lei è una carenza dell’ormone DHEAS, un ormone androgeno; e ancora, l’assunzione di ormoni estrogeni o della pillola anticoncezionale. Altri fattori sono le complicanze in gravidanza come il diabete e la pre-eclampsia (pressione alta).
Donne che presentano uno o più di questi fattori contemporaneamente, spiega un autore Kathryn Rexrode, “dovrebbero essere monitorate con attenzione ed essere consapevoli di avere un rischio ictus maggiore, ed essere motivate ad adottare più sani stili di vita per diminuire il loro rischio”.
Anche gli esiti dell’ictus a 12 mesi dall’evento sono diversi nei due sessi: le donne presentano più limitazioni fisiche dei maschi, più depressione e minore qualità di vita.
Inoltre, studi già pubblicati, sottolinea Rexrode, suggeriscono che fattori di rischio comuni a entrambi i sessi come diabete, obesità ed emicrania, potrebbero essere più pericolosi per lei che per lui.
In futuro bisognerà valutare l’utilità di intensificare i trattamenti preventivi per lei per compensare il suo maggiore rischio di ictus.
Ictus nemico delle donne, più frequente e fa più vittime
67
articolo precedente