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In otto anni 45 mila lavoratori in meno nella Sanità

Redazione

In otto anni, tagli e blocco del turnover hanno ridotto di 45mila unità il personale della sanità pubblica, da medici a infermieri, da ostetriche a radiologi. Se la forza lavoro impiegata complessivamente nelle amministrazioni pubbliche nel 2016 è in calo rispetto al precedente anno, la Sanità è il secondo comparto in ordine di riduzione del personale: quasi 5mila in meno nel 2016 rispetto al 2015. Ma diventano 45mila se le si confronta col 2009. È quanto si legge nel Conto economico del personale della PA 2016, pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato.
Il racconto di un Sistema sanitario depauperato della forza lavoro lo fanno le cifre del Ministero dell’Economia. “Per gli enti del Servizio sanitario nazionale – si legge – la riduzione del personale avvenuta nel 2016 (4.808 unità) rispetto al 2015 è la seconda più elevata in termini assoluti fra tutti i comparti”. La ‘buona notizia’ è che si tratta di un calo pari a poco meno della metà di quello registrato nell’anno precedente, che era stato di 10.325 unità.

Sindacato medici, taglòi personale strangolano la sanità pubblica

“Il calo del personale insieme unito al calo dei finanziamenti per il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema chiaramente disegnato per strangolare la sanità pubblica”. Così Costantino Troise, segretario del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, in merito all’emorragia di posti di lavoro nella sanità pubblica italiana verificatosi negli
“Senza personale – aggiunge – non c’è sanità pubblica, aumentano le liste d’attesa, aumentano i disagi per i cittadini, che, arrabbiati non possono fare altro che rivolgersi al privato. Questo non è involontario. E’ tutto chiaramente un sistema per spingere sempre più verso una privatizzazione della sanità”.

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