Fare in modo che tutte le Regioni italiane seguano l’esempio della Toscana, dove è possibile far vaccinare i bimbi direttamente negli studi dei pediatri di famiglia. E’ questa la proposta della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) in occasione dell’XI congresso nazionale a Roma.
Secondo alcuni dati del ministero della Salute, in Italia le vaccinazioni dell’età pediatrica nel 2014 sono state al di sotto del 95%, percentuale stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità per raggiungere “l’immunità di gregge”, che avviene quando la vaccinazione di una parte della popolazione indirettamente tutela anche chi non è immune alla malattia. La gestione toscana, spiegano i pediatri, ha portato a un incremento del 3% delle coperture vaccinali (con un 6,7% in più per il solo morbillo).
“Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e a dare il nostro contributo per rendere effettivamente operativi ed efficaci i provvedimenti”, spiega Giampietro Chiamenti, presidente Fimp. Il vicepresidente, Paolo Biasci, precisa come quello toscano sia un “esempio virtuoso”. “Il modello dovrebbe essere esteso a tutto il sistema sanitario nazionale”, sottolinea. La gestione in ambulatorio delle vaccinazioni può portare, commenta Giovanni Vitali Rosati, responsabile della rete vaccini Fimp, a un lavoro di comunicazione capace di entrare in modo più diretto nelle famiglie: “Non puntiamo solo a social e web per spiegare il perché delle vaccinazioni, ma anche ai corsi di preparazione pre-nascita e ad attività fatte negli studi”, conclude.
– Fimp, valutabile stop obbligo vaccini solo con aumento coperture
Il sistema dell’autonomia regionale ha comportato per 15 anni una offerta vaccinale diversa tra Regione e Regione. Ciò creava situazioni inaccettabili. Oggi le Regioni sono impegnate a recuperare tutti i bambini non vaccinati e ciò crea ritardi nei Livelli essenziali di assistenza. Se si applicassero questi si potrebbe pensare di togliere l’obbligo non appena le coperture vaccinali risaliranno”. Lo ha detto Giorgio Conforti, responsabile della rete vaccini della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), a margine dei lavori dell’XI congresso nazionale a Roma. “Nei primi quattro mesi del 2017 in Uganda ci sono stati 4 casi di morbillo con un decesso. In Italia nella prima metà di quest’anno ci sono stati 4000 casi della stessa malattia con 4 morti – ha aggiunto -. In Stati americani, come quello della California, la reintroduzione dell’obbligo ha fatto salire le coperture vaccinali, specie del morbillo”.
– Fimp, un ‘passaporto’ vaccinale per chi va all’estero
“Sarebbe bene che le istituzioni creino un passaporto vaccinale per una persona che va all’estero”. Lo ha detto Giorgio Conforti, responsabile della rete vaccini della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) a margine dei lavori dell’XI congresso nazionale in corso a Roma. “Si sta sviluppando il fascicolo sanitario elettronico. E’ opportuno che risultino, oltre alle informazioni sanitarie essenziali, anche quelle vaccinali. Come pediatri noi speriamo che ciò avvenga”, ha continuato.