La riabilitazione del linguaggio passa anche dal midollo spinale. Uno studio potrebbe mettere in discussione il paradigma dell’emisfero sinistro del cervello come unico depositario della funzione della parola. Pensiamo e parliamo con il cervello, mentre il midollo spinale – l’altro componente del nostro sistema nervoso centrale – è deputato al controllo di movimenti che eseguiamo senza pensarci, come camminare, sederci, muovere una mano e tanti altri che compiamo ripetutamente ogni giorno. Ma uno studio apparso questa settimana su Frontiers of Neurology e realizzato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma con l’Università di Napoli Federico II e l’Università degli Studi e l’ASST Santi e Paolo di Milano, ha sfidato questa evidenza scientifica. I pazienti afasici hanno perso l’uso del linguaggio per cause come l’ictus.
A seguito della lesione dell’emisfero sinistro del cervello che è sede della funzione del linguaggio, la persona non è più in grado di comprendere il significato delle parole. Le terapie cercano di attivare aree sane dell’emisfero sinistro o aree omologhe dell’emisfero destro, nel tentativo di recuperare il più possibile la funzione andata persa. L’ipotesi dello studio realizzato dall’équipe della Professoressa Paola Marangolo in collaborazione con il Professore Alberto Priori è stata invece quella di agire sul midollo spinale con la stimolazione transcutanea spinale a corrente diretta, associata a un trattamento del linguaggio per il recupero di verbi e sostantivi e a una settimana di trattamento associata invece a stimolazione placebo. La stimolazione del midollo spinale per venti minuti al giorno ha determinato un miglioramento del linguaggio, ma non nell’uso di qualsiasi parola, bensì solo dei verbi. E proprio il fatto che il midollo spinale sia deputato a funzioni di movimento sarebbe la spiegazione di questo effetto selettivo.
Recuperare il linguaggio attraverso il midollo spinale
79
articolo precedente