Il pianto del bebè sollecita una ‘identica’ risposta nel cervello di tutte le mamme del mondo, attivando aree per il controllo dei movimenti e del linguaggio in maniera tale da ”dare il comando” di prendere in braccio il bebè e di parlargli.
E’ quanto scoperto in uno studio pubblicato sulla rivista PNAS da esperti dello statunitense Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD). Lo studio ha coinvolto, tra gli altri, anche gli italiani Paola Venuti dell’Università di Trento e Gianluca Esposito dell’istituto Riken In Giappone.
Appena il neonato piange, il cervello materno si attiva in uno dei due modi, indistintamente in tutte le culture, nel cervello di tutte le mamme del mondo, segno di un meccanismo molto antico di reazione protettiva verso il piccolo e probabilmente innato nel cervello materno.
Lo studio ha coinvolto 684 neomamme in Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Francia, Israele, Italia, Giappone, Kenia, Corea del Sud. Le donne sono state analizzate nell’interazione coi loro bebè di 5 mesi e il loro cervello studiato con la risonanza magnetica. E’ emerso che tutte, al pianto del bebè, reagiscono o attivando aree del controllo motorio o coinvolte nella produzione del linguaggio.
Lo studio è stato ripetuto su altre donne, anche su mamme esperte e i risultati sono stati i medesimi, segno che la risposta neurale al pianto del bebè è un meccanismo iscritto nel cervello materno e generalizzabile a tutti ipaesi e le culture del mondo.
Il pianto del bambino accende il cervello materno in modo universale
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