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Vaccini: preside Milano rifiuta bimba, genitori chiamano carabinieri

Redazione

“Se la bambina non è vaccinata, non può entrare a scuola”. Così la preside della scuola materna in via Goldoni, a Milano, ha invitato una coppia di genitori a riportare la propria bambina di 3 anni a casa perché non vaccinata. I genitori della piccola, convinti nella loro posizione, hanno chiamato i carabinieri che hanno solo potuto prendere atto della situazione. La coppia potrà sporgere denuncia.

Preside di Roma: alcuni bimbi mandati a casa – “Su 263 alunni stamattina in 97 non erano in regola con la documentazione sulle vaccinazioni. Buona parte l’ha regolarizzata in mattinata, alcuni bambini però li abbiamo dovuti rimandare a casa invitandoli a tornare domani con l’autocertificazione. Parliamo di pochi casi, forse una decina”. A raccontarlo Donatella Gentilini, preside dell’istituto comprensivo di via Aretusa, nella zona di La Rustica. “Penso che al momento sul totale degli iscritti – ha aggiunto – un 15% non è ancora in regola. Per ora – ha aggiunto – non ci sono state questioni di principio, ma solo di ritardo. La definirei ‘sciatteria intellettuale’ nel senso che non si è data la dovuta importanza alla scadenza fissata per ieri”.

Vaccini: tutto quello che c’è da sapere per il ritorno a scuola

Raggi: normativa confusa – “La nuova normativa sulla prevenzione vaccinale è confusa, risulta poco chiara e viene infatti applicata in modo difforme da Regioni e Comuni in tutta Italia”. È la criticità segnalata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi in una lettera inviata alle ministre della Salute Beatrice Lorenzin e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. “Questa situazione – spiega – rischia di generare una discriminazione tra cittadini di serie A e di serie B rispetto alla loro collocazione geografica”.

In Friuli Venezia Giulia una mamma che non voleva firmare l’autocertificazione, ha chiamato i carabinieri dopo che la bimba, non in regola ancora con le vaccinazioni, era stata respinta dall’asilo. L’episodio – riportato dal Messaggero Veneto – si è verificato ieri mattina in una scuola dell’infanzia di Latisana (Udine). Oggi la bimba è stata regolarmente accolta: il legale della famiglia ha presentato questa mattina la cartolina di invio della raccomandata con cui la madre ha chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria per la vaccinazione.

Il personale dell’istituto aveva già richiamato venerdì la donna, ricordandole l’obbligo di presentare l’autocertificazione. Ma ieri la donna ha riportato la figlia a scuola senza i documenti richiesti e, a fronte della nuova richiesta del personale di firmare i certificati, la signora ha richiesto l’intervento di Carabinieri e Polizia locale che hanno solo registrato l’episodio. La bambina è stata ammessa a scuola con riserva per un solo giorno.

“Stralunate… E siamo ancora quaà E già… Vediamo se dopo il comandante dei vigili e il maresciallo dei carabinieri dobbiamo chiamare qualcun altro”, si legge in un post pubblicato sul profilo Facebook dalla mamma di Latisana, con una foto sua e della bambina in braccio. Il resoconto di una “mattinata intensa oggi in asilo” lo ha postato invece in serata spiegando la sua posizione con un altro lungo post in cui ripercorre tutte le tappe della vicenda. “La legge sui vaccini prevede diverse opzioni ovvero la presentazione di un’autodichiarazione in cui si indica quali vaccinazioni sono state effettuate, esonero, omissione o copia della richiesta di appuntamento presso l’Asl per la vaccinazione. Pertanto io che non ho vaccinato allego copia di raccomandata all’Asl – continua -. Venerdì vengo diffidata dal portare mia figlia in asilo in quanto non ho compilato e firmato l’autodichiarazione da loro imposta dalla regione FVG. Documento assolutamente non conforme ai fini della legge che pertanto rifiuto di firmare”.

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