Al via l’inaugurazione in un impianto senza pubblico. Un minuto di silenzio per le vittime del Covid
E’ Naomi Osaka, la tennista giapponese nata da madre nipponica e padre haitiano, l’ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Osaka ha ricevuto la torcia olimpica dopo una staffetta all’interno dello stadio della cerimonia d’apertura, compiuta da diversi atleti simbolo della storia sportiva del Giappone, una coppia di sanitari, da un gruppo di bambini nati a Fukushima e dalle prefetture colpite dall’incidente nucleare del 2011, e ha acceso il braciere olimpico che da’ ufficialmente il via alle gare dei Giochi.
Allo stadio Olimpico è iniziata alle 13 la cerimonia di inaugurazione di Tokyo 2020 con un conto alla rovescia che ha dato il via alla lunga kermesse che, in un impianto senza pubblico, apre le Olimpiadi.
E quindi con un anno di ritardo, si apre ufficialmente la 32a edizione delle Olimpiadi, davanti all’imperatore Naruhito. Le competizioni si svolgeranno fino all’8 agosto ed in gara ci saranno 11mila atleti malgrado il virus, che continua a fare positivi. Via libera del Cio alla fascia arcobaleno, la Germania esulta: “L’amore vince sempre”.
Un minuto di silenzio con tutti i presenti in piedi, comprese l’imperatore Naruhito e il presidente del Cio, Thomas Bach, è stato osservato allo stadio Olimpico di Tokyo in conclusione della parte iniziale della cerimonia di apertura, quando è stata ricordata la pandemia – con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti – e i suoi momenti più drammatici. Lo speaker ha poi invitato tutti ad alzarsi per onorare la memoria delle vittime. In precedenza, erano state mostrate alcune immagini del lockdown in tutto il mondo, tra le quali quelle di una piazza Duomo di Milano completamente vuota.
Tanti auguri presidente: gli auguri da Tokyo per Mattarella
E’ stata, come da tradizione, la delegazione della Grecia la prima a sfilare nella cerimonia di apertura di Tokyo 2020, con i portabandiera e gli altri con la mascherina. Subito dopo gli atleti del Team dei Rifugiati.
L’Italia Team è entrata nello stadio Olimpico di Tokyo e sfila nella cerimonia di apertura dei Giochi della 32/a Olimpiade. In testa i portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani. Gli azzurri vestono la tuta bianca con un sol levante tricolore davanti, e quasi tutti sventolano una piccola bandiera biancorossoverde
Il presidente francese Emmanuel Macron è giunto a Tokyo dove in serata parteciperà alla cerimonia di inaugurazione della XXXII Olimpiade. Nella notte italiana, intanto, è già arrivata una prima soddisfazione azzurra con il quattro di coppia del canottaggio che ha centrato la qualificazione alla finale olimpica, in programma martedì 27 luglio. Prima della cerimonia – che durerà circa tre ore e mezza e nella quale la delegazione azzurra sfilerà per 18/a, con in testa i portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani – Macron incontrerà il presidente del Cio (Comitato olimpico internazionale), Thomas Bach, e l’Imperatore del Giappone, Naruhito. Nelle ultime ore lo stesso Cio ha dato l’ok alla capitana della nazionale tedesca di hockey su prato, Nike Lorenz, che ha chiesto di indossare la fascia arcobaleno, simbolo del movimento LGBT. La giocatrice tedesca la indosserà sui calzini, domenica all’esordio contro la Gran Bretagna. Nelle acque di Sea Forest Waterway, il quattro di coppia composto da Giacomo Gentili, Andrea Panizza, Luca Rambaldi e Simone Venier ha concluso la sua batteria alle spalle della Polonia per soli tre centesimi, riuscendo comunque a ottenere il pass per la finale a cui si presenterà con concrete speranze di medaglia. Ottimo esordio olimpico anche per Gennaro Alberto di Mauro, che, nel singolo maschile, con il secondo posto nella sua batteria, dietro al danese Den Nielsen, ha passato il turno. E Chiara Ondoli e Alessandra Patelli, con il terzo posto in batteria dietro Romania e Canada, sono riuscite a conquistare la semifinale A/B del due di coppia. Andrà invece ai recuperi il quattro di coppia femminile formato da Stefania Gobbi, Veronica Lisi, Alessandra Montesano e Valentina Iseppi, terzo dietro Cina e Polonia. Sul campo di tiro dello ‘Yumenoshima Park Archery Field’, il trio azzurro dell’arco, composto da Lucilla Boardi, Chiara Rebagliati e Tatiana Andreoli, ha chiuso all’ottavo posto le eliminatorie per determinare il seeding dei cinque tabelloni a eliminazione diretta. E domani arriverà in Giappone anche Gregorio Paltrinieri, punta di diamante della nazionale di nuoto. All’ANSA il ct Cesare Butini ha detto che “ad oggi è confermata la partecipazione” dell’olimpionico di Carpi a tre gare: gli 800 e 1500 stile libero in piscina e la 10 km di fondo nelle acque libere.
I primi Giochi in ‘bolla’ ostentano comunque numeri in grande stile: oltre 200 paesi, 306 gare in programma per 42 discipline, con alcune new entry: surf, arrampicata, karate e skate, novità volute dal Cio per fidelizzare il pubblico più giovane. La grande assente sarà la Russia, bandita dal comitato olimpico internazionale causa doping: a Tokyo ci sarà solo un gruppo di atleti, che sfileranno però senza la bandiera di Mosca e sul podio andranno senza inno. Gli Stati Uniti avranno il solito contingente da sbarco in forze (613 gli iscritti), anche la Cina si presenta con 431 unità. Il tema della parità di genere è un altro tasto su cui si è battuto tanto e infatti alla cerimonia del giuramento uomini e donne saranno rappresentati in egual misura: l’Inghilterra si è portata avanti inviando a Tokyo per la prima volta un team (367 atleti) in cui le donne, 201, superano in numero gli uomini. Anche la Nuova Zelanda registra un primato, schierando Laurel Hubbard, pesista e prima transgender a partecipare a una rassegna a cinque cerchi. Tante le stelle attese nei 15 giorni di gare: l’atletica priva del totem Usain Bolt cerca i suoi eredi nella velocità in Noah Lyles e nel giovanissimo (17 anni) Erriyon Knighton. Riflettori anche sull’azzurro Marcel Jacobs che, abbassando il record italiano a 9″95, ha già arginato la concorrenza interna. La maratona – spostata a Sapporo per evitare i rischi delle alte temperature e dell’umidità di Tokyo – avrà in Eliud Kipchoge l’uomo da battere. In piscina, dopo i fasti di Michael Phelps, sarà l’americana Katie Ledecky (già cinque ori olimpici vinti) a provare ad emulare proprio il gigante di Baltimora. Nel tennis invece pesano le assenze di Rafa Nadal e Roger Federer, e nel suo piccolo anche l’Italia contribuisce alle defezioni eccellenti con quella di Matteo Berrettini, fresco finalista di Wimbledon. A proposito degli azzurri: la spedizione, almeno nei numeri, è già da record: a Tokyo saranno infatti 384 gli italiani in gara (197 uomini e 187 donne) con Lombardia e Lazio regioni maggiormente rappresentate, in 36 delle 42 discipline in programma. A parte le individualità con i campioni del nuoto da Gregorio Paltrinieri a Simona Quadarella, passando per Federica Pellegrini alla quinta e ultima partecipazione olimpica, e quelli della scherma (ci sarà Aldo Montano, anche per lui Olimpiade numero 5), l’Italia Team a Tokyo confida molto pure sugli sport di squadra. Dopo 17 anni torna sul parquet olimpico il basket che ha strappato il pass battendo a sorpresa in trasferta la corazzata serba. In gara pure le ragazze del 3 contro 3, altra novità del programma. E poi la pallavolo, sia donne che uomini, con rinnovate speranze di medaglia, la pallanuoto (assenti le ragazze del Setterosa) e il softball con le azzurre fresche del titolo europeo. Vuota la casella del calcio, un’assenza che stride con il trionfo a Euro 2020 della Nazionale di Mancini. Doppio portabandiera con Jessica Rossi e Elia Viviani. (ANSA)