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Turismo, in Calabria siamo sotto zero. Stasi, mancano cornice e visione regionale, bandi in ritardo

Redazione

 È di tutta evidenza che, al netto di dichiarazioni trionfalistiche ed annunci di ogni tipo, manca una vera e propria cornice regionale riconoscibile entro la quale, ad esempio, gli enti locali possano progettare e muoversi con obiettivi chiari e condivisi e verso un risultato comune. Mancano linee di indirizzo e mancano bandi, manca un minimo comune denominatore spendibile. A dimostrazione di ciò basta pensare che quando ci sono, i bandi sono in ritardo, quasi sempre postumi: il contrario della programmazione. Non siamo all’anno zero, ma sotto zero. In questo settore, che richiederebbe sicuramente una diversa cabina di regia, i comuni, quelli grandi e soprattutto i più piccoli, sono di fatto lasciati soli a dover immaginare ed a mettere a terra, ovviamente sulla base di sole risorse interne, le proprie idee e progettazioni di sviluppo, laddove possibile e col rischio di generare confusione di messaggi turistici. 

SINDACO HA CHIUSO EVENTO UNPLI SU PROGETTO DECO IDENTITARIA

Lo ha affermato il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, chiudendo l’evento De.Co. Identitaria – L’importanza dell’identità dei nostri territori, promosso dall’Unione delle Proloco (UNPLI) Calabria, ospitato nei giorni scorsi nella sala conferenza del Museo del Codex, nel Centro Storico di Rossano.

REGIONE SENZA PROGRAMMAZIONE, POSITIVO RUOLO INDIRIZZO PROLOCO  

E rispetto, quindi ad una programmazione regionale in tema di turismo che, laddove rintracciabile, appare purtroppo ad oggi priva di visione, metodo, contenuti e coerenza, le Pro Loco di tutti i territori calabresi, alle quali va il nostro plauso per l’impegno e la capacità di ascolto e coinvolgimento delle comunità locali, possono e devono svolgere – ha sottolineato Stasi – un ruolo importantissimo e decisivo, di controllo, di indirizzo e di stimolo.

DA CORIGLIANO-ROSSANO, NON DIAMO LEZIONI, NÉ POSSIAMO RICEVERNE

Per quel che ci riguarda, qui a Corigliano-Rossano, in questi anni non abbiamo mai avuto la pretesa di indicare ad altri una strada o – ha scandito il Primo Cittadino – addirittura di sostituire eventuali strategie turistiche o di marketing comunali pre-esistenti a quanto abbiamo messo in campo fino ad oggi. Semplicemente perché non abbiamo ereditato nulla da questo punto di vista, quindi non osiamo dare lezioni né tuttavia riceverne.

INIZIATO LAVORO DI PROGRAMMAZIONE PER POSIZIONARE CITTÀ CON EVENTI

Abbiamo iniziato un lavoro di programmazione che tende a consolidare il posizionamento della città – ha aggiunto – anche con grandi eventi che da qualche anno distinguono ormai Corigliano-Rossano nel panorama territoriale e regionale e che abbiamo voluto e saputo istituzionalizzare e trasformare in un innegabile catalizzatore ordinato. In questa fase iniziale tale programmazione è utile ad iniziare ad entrare in un immaginario turistico nel quale, di fatto, non siamo mai stati se non con strutture straordinarie ma spesso avulse dal territorio cittadino, oltre che evitare l’emorragia di residenti (soprattutto giovani) in alcuni momenti topici, come ad esempio il Capodanno in piazza, attraendo – nel peggiore dei casi – quel patrimonio importante dei cosiddetti ospiti di prossimità, ovvero i concittadini del territorio e del nostro entroterra.

NON CONFONDIAMO CON TURISTI I PARENTI E NATIVI CHE RIENTRANO

Allo stesso tempo, eravamo e siamo consapevoli – ha proseguito – che progettare turismo e fare marketing territoriale, a tutti i livelli, significhi ed imponga percorsi e strumenti precisi, finalizzati ad esempio ad intercettare target diversi di visitatori. Troppo spesso abbiamo confuso il turismo con i parenti o i nativi trasferitisi fuori che rientrano per qualche giorno di vacanza nella propria terra. Basta fare una riflessione sulle strutture ricettive sul territorio, che sono ancora insufficienti e affatto assortite. Le grandi strutture sul nostro territorio sono quelle dei villaggi turistici, che però facciamo enorme fatica ad agganciare all’identità distintiva dei territori. Sul tema della ricettività è necessario approntare una pianificazione urbanistica importante, che intendiamo mettere a terra con i piani attuativi del PSA.

CONTRIBUTO PROLOCO PREZIOSO PER PROGETTO DMO PER LA SIBARITIDE

Sulla base di questa fotografia, oggi stiamo provando ad intraprendere strade più ambiziose verso orizzonti turistici più consoni a questo settore d’intervento che sappiamo essere complesso. E lo siamo facendo avendo stimolato, per la prima volta, un confronto territoriale ampio ed allargato sulla costruzione di una destinazione turistica per tutta la Sibaritide. L’obiettivo, condiviso con i tantissimi comuni che stanno aderendo, è quello di arrivare ad una Destination Management Organization (DMO). E ritengo – ha concluso Stasi – che anche rispetto a questa sfida nuova e che potrà rafforzare o anche ribaltare tutto quanto abbiamo visto e sperimentato fino ad oggi, l’esperienza delle Pro Loco potrà rivelarsi un contributo prezioso.

OBIETTIVO UNPLI MAPPARE E METTERE IN RETE DECO IDENTITARIE CALABRESI

Obiettivo dell’iniziativa Unpli a Corigliano-Rossano, che ha preceduto la tappa di Santa Severina con le Proloco della provincia di Crotone, alla quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali e delle Proloco della provincia di Cosenza, era quello di promuovere una riflessione sulla mappatura e la messa in rete di tutte le De.Co. calabresi per sviluppare, intorno a questo percorso identitario, azioni condivise di valorizzazione, non solo dello straordinario paniere di produzioni agroalimentare e di saperi legati alla terra, ma del complessivo patrimonio distintivo di beni materiali ed immateriali, culturali e paesaggistici ereditati. – Coordinati dal Presidente della Proloco Rossano La Bizantina Federico Smurra, oltre al Sindaco Stasi, sono intervenuti anche la presidente della Pro Loco di Corigliano Valeria Capalbo, il presidente dell’Unpli Cosenza, Antonello Grosso La Valle, il referente Arsac Francesco Nocera, la responsabile del progetto DECO Unpli Calabria Manuela Filice, Carmine Scrivano, presidente della commissione DECO del Comune di Fuscaldo, la designer identitaria Luigia Granata, Filippo Capellupo Presidente dell’Unione nazionale Pro Loco Italiane della Calabria, Francesco Beraldi presidente regionale di Federimprese Claai Calabria e il comunicatore Lenin Montesanto della Hegheomai Mid & Strategie di Governo, ideatore e sviluppatore dei Mid e Program Manager della Cabina di Regia regionale sul progetto al centro del programma Calabria Straordinaria.

MONTESANTO (MID REGIONE CALABRIA): ANELLO DEBOLE RESTA RISTORAZIONE

Elogiando sia l’impegno che il progetto delle De.Co. identitarie promosso dall’Unpli, Lenin Montesanto ha sottolineato come l’anello debole del percorso potrebbe essere, paradossalmente, proprio la rete della ristorazione dei territori, spesso vittima patologica – ha scandito – di oicofobia nei menù proposti all’ospite, difficilmente espressione, dalle carni al pesce, dalle paste ai contorni, dalla frutta alla verdura, di materie prime locali, di filiera corta, di stagionalità e di trasformati regionali.

BISOGNA INVESTIRE SUI MENÙ LOCALI CHE RESTANO VIZIATI DA OICOFOBIA

Ecco perché – ha scandito – è sui menù della ristorazione territoriale che si può e si deve intervenire, coinvolgendo, valorizzando e promuovendo, in sinergia con le istituzioni locali più sensibili, gli attori commerciali e della ospitalità locale che condividono contenuti e missione sottesa a questo virtuoso progetto delle Proloco che, come ha ricordato lo stesso Presidente Federico Smurra, nasce dalla filosofia e dall’approccio dei Mid e ad essi può e deve collegarsi nel suo sviluppo a tavola e non solo.

PROPOSTA UNPLI SU DECO COINVOLGA SCUOLE PER RIVOLUZIONARE LE MENSE

Pur tralasciando in questa analisi – ha aggiunto, lanciando delle proposte all’Unpli – tutta la gravissima quanto sottovalutata partita sanitaria connessa al documentato peggioramento delle aspettative di vita causate dallo stile di vita e dalla nutrizione (come è noto la Calabria è purtroppo la seconda regione d’Europa per bambini obesi in rapporto alla popolazione), un progetto ambizioso come questo della De.Co. identitaria non potrebbe non coinvolgere, ad esempio, la rete scolastica regionale a tutti i livelli, sia sostenendo con azioni concrete l’appello lanciato nei giorni scorsi da Coldiretti contro snack e merendine dai distributori nelle scuole; sia soprattutto avviando nei 404 comuni calabresi – ha concluso Montesanto – una stagione militante di sensibilizzazione e confronto, non solo in termini di educazione e sovranità alimentare ma anche tecnico-giuridica, sulla necessità prevedere e finanziare capitolati d’appalto per le mense scolastiche che, al netto del rispetto legale e formale della cosiddetta sicurezza alimentare, promuovano e valorizzino quasi esclusivamente filiera corta e stagionalità, qualità, tradizioni, autenticità ed economie circolari di una delle regioni più biodiverse d’Europa.

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