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Turismo solidale, malati gratis in hotel e fondi ad ospedali

Redazione

Quando vengo a Roma e passo tante giornate faticose dentro all’ospedale per le mie terapie, è bello tornare all’albergo dove tutti sono gentili con me, ho una stanza grande con la tv.
E per un po’ mi dimentico di quello di un po’ brutto che è successo…”. Niente di meglio che le parole di un bambino malato e ospitato in un albergo romano per descrivere l’opera che in questi 20 anni ha portato avanti l’associazione Soggiorno Sereno Sandro Gabbani, Onlus di Federalberghi Roma che dal 1997 ha offerto quasi 90 mila pernottamenti gratuiti a malati in cura negli ospedali della Capitale (in particolare Bambino Gesù, Policlinico Umberto I, Sant’Eugenio, Policlinico Tor Vergata, San Giovanni e San Pietro). Un’idea dalla generosità di Sandro Gabbani, albergatore romano scomparso in giovane età che, mentre era in cura in un reparto oncologico, si era reso conto dei problemi enormi a cui andavano incontro ammalati e parenti quando venivano da altre regioni. E che il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli auspica si possa estendere anche al resto d’Italia.

E non solo: dato che Soggiorno Sereno Sandro Gabbani si basa solo sulla generosità degli albergatori aderenti che offrono le camere gratuitamente, il ricavato delle donazioni e del 5 per mille viene donato per l’acquisto di strumenti diagnostici e altre necessità per una cifra pari a quasi 300 mila euro. A parlare delle ultime apparecchiature acquistate grazie a loro ci sono Federico Vigevano e Nicola Specchio del dipartimento di neuroscienze dell’Ospedale Bambino Gesù: “Grazie a soggiorno Sereno il nostro centro, che fa oltre 10 mila visite l’anno e 7 mila Day Hospital avrà, caso unico in Italia, un macchinario per l’High Density EEG che è fondamentale nella diagnosi e nella terapia delle epilessie. Se finora, infatti, con l’elettroencefalogramma tradizionale riuscivamo a ‘mappare’ solo una ventina di aree del cervello, ora si passa a più di 200. Questa ci permetterà di fare delle diagnosi molte più precise”. Dal reparto Ematologia del Policlinico Umberto I c’è Robin Foà che spiega: “Tutti in Italia vengono curati nonostante il portafoglio e la loro provenienza, ma, con l’innalzarsi dell’età della popolazione, la sanità pubblica non ce la farebbe senza l’aiuto di associazioni come questa. Tra i tanti vostri aiuti, oltre ai macchinari (come il sequenziometro per definire le lesioni genetiche in pazienti con neoplasie ematologiche) e gli ammalati ospitati, voglio citare anche l’aiuto dato nel supportare giovani ematologi in Italia per aggiornamenti che vengono da Paesi in difficoltà dall’Iraq al Kurdistan”. Foà cita anche l’impegno di Rosanna Armellini, l’angelo operativo della Onlus “il cui telefono è acceso di notte e di giorni tutti i sacrosanti giorni dell’anno”. La Armellini da parte sua, molto commossa, ha ringraziato tutti i suoi “volontari silenziosi” e cioè gli albergatori e tutti i loro dipendenti che volontariamente e senza essere sollecitati assistono e stanno vicini a queste persone in difficoltà in un modo indescrivibile. Su www.soggiornoserenosandrogabbani.it le informazioni su come sostenere l’associazione e donare il 5 per mille.

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