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Brexit: Bruxelles irritata con Londra per blocco budget Ue

Redazione

Bruxelles si lega al dito il blocco britannico alla revisione di medio termine del budget Ue, motivato da Londra con il ‘purdah’, il periodo pre-elettorale in cui è previsto che il governo non firmi niente di sensibile e che abbia carattere di lunga durata. “La questione del purdah non si porrebbe se non fosse stata posta” da Londra “per giustificare la riserva alla revisione di medio termine del budget. Nel momento in cui viene posta, allora siamo in una situazione in cui purdah significa purdah”. Così il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas a chi chiede il senso politico di un tweet di Martin Selmayr, capo di gabinetto del presidente Jean Claude Juncker. Due giorni fa il braccio destro di Juncker, aveva commentato: “E ora dovremo applicare una PIENA RECIPROCITA’ PURDAH. Le discussioni con la Gran Bretagna, formali o informali, inizieranno solo dopo l’8 giugno” ritweettando un articolo dal titolo “Il blocco Gb sulla spesa Ue fa infuriare Bruxelles”. “La revisione di medio termine del budget è un processo con cui la Commissione Ue determina la contribuzione a questioni importanti, dove ci sono necessità di budget. Ma non riguarda nuovo denaro. Non è niente di eccentrico. Ma se siamo nel purdah, siamo nel purdah”, ha aggiunto Schinas.

 

Il portavoce ha inoltre ricordato come lo stesso Juncker, al termine del summit straordinario sulla Brexit aveva legato il blocco Gb sulla revisione del budget 2014, all’avvio del negoziato sulla Brexit: “Il vero negoziato inizierà solo dopo l’8 giugno. Sarebbe auspicabile e faciliterebbe l’avvio della trattativa, se il Regno Unito potesse togliere la riserva che ha espresso”. La questione del bilancio europeo doveva essere finalizzata martedì scorso al consiglio Affari generali a Lussemburgo, ma, secondo indiscrezioni, la Gran Bretagna lunedì sera aveva fatto circolare una e-mail in cui invocava le regole del ‘purdah’ per giustificare la propria riserva.

 

Nella bozza di mandato a negoziare con Londra, l’Ue ribadisce la sequenza di una trattativa sulla Brexit per fasi, dove prima di iniziare a parlare di relazioni future con la Gran Bretagna, si dovrà concludere la parte che riguarda temi chiave come la garanzia dei diritti dei cittadini, del rispetto degli obblighi finanziari della Gran Bretagna verso l’Ue ed i confini tra Irlanda del Nord e Irlanda. Il documento, che come spiegato dal portavoce della Commissione Ue Margheritis Schinas è uno “strumento, in cui vengono tradotte e dettagliate in termini legali le linee guida politiche” approvate sabato al summit straordinario, sarà presentato domani dal capo negoziatore Ue Michel Barnier, dopo l’ok del collegio dei commissari. Secondo quanto anticipato da fonti, il documento si concentra soprattutto sulla prima fase del negoziato, volta a “dare priorità a questioni che in questa fase sono state identificate come strettamente necessarie per assicurare un ritiro ordinato del Regno Unito dall’Unione europea”.

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