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Gb: niente maggioranza assoluta per conservatori

Redazione

Niente maggioranza assoluta per il Partito Conservatore di Theresa May alle elezioni britanniche di ieri. Lo ufficializza la Bbc, quando mancano all’appello i risultati di una trentina di collegi appena su 650. Al momento i Tory sono quasi a 300 seggi e il Labour di Jeremy Corbyn oltre 250. La previsione finale si attesta per Conservatori a 318, quindi sotto la soglia magica di 326. Significa che si va verso un ‘hung Parliament’, un “Parlamento impiccato” alla necessità di dar vita a fragili coalizioni o a governi di minoranza.

 

“L’hard Brexit e la stessa Brexit escono sconfitte dalle elezioni” che hanno segnato anche un nuovo colpo al populismo poichè l’Ukip di Farage praticamente “scompare”. Questo il primo commento del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani ai risultati del voto in Gran Bretagna. Per Tajani, inoltre, “un governo debole rischia di rendere più difficile” il negoziato per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. “La sterlina va giù, gli inglesi, e in particolare i giovani, sono preoccupati per gli effetti dell’uscita dall’Ue: rispetto le decisioni popolari ma la Brexit – ha aggiunto Tajani – non è stata portatrice di effetti positivi né è stata una panacea” per i problemi del Paese. “Quando gli slogan si traducono in fatti concreti, i cittadini si rendono conto della realtà”.

 

Il presidente dell’Europarlamento, raggiunto telefonicamente dall’ANSA mentre è in viaggio verso Rapallo, dove interverrà all’assemblea dei giovani imprenditori, guarda con preoccupazione al futuro del governo di Londra. “Mi auguro che questa complicata situazione non crei problemi al negoziato per la Brexit perché un governo debole renderebbe tutto più difficile. Vedremo se ci sarà un esecutivo che potrà condurre il negoziato senza essere sotto la pressione permanente di una campagna elettorale per altre elezioni anticipate”. Dopo aver ribadito che l’esito del voto rappresenta senza dubbio una sconfitta per l’hard Brexit e i populisti, ma anche per l’ala più dura dei conservatori, Tajani ha osservato che il negoziato andrà comunque avanti. “Le cose potrebbero cambiare solo se la Gran Bretagna ritirasse la richiesta di applicazione dell’articolo 50”, ha concluso il presidente dell’Europarlamento.

 

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