“La tutela del risparmio richiede stabilità monetaria e stabilità finanziaria; le decisioni e gli interventi di banca centrale e di vigilanza le perseguono con determinazione; sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa. Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese”. Così Ignazio Visco nel suo intervento alla Giornata del Risparmio, la sua prima uscita pubblica dopo la conferma a governatore di Bankitalia.
“La supervisione sulle banche riduce significativamente le probabilità che si verifichino crisi bancarie ma non può annullarla”, afferma Visco, secondo cui “gli accertamenti di vigilanza richiedono analisi accurate e complesse” e “non possono far ricorso ai poteri che la legge riserva all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia”. Le banche, aggiunge Visco “sono imprese” e “anche in presenza di difficoltà la vigilanza non può sostituirsi agli amministratori”.
“Il rafforzamento della ripresa prosegue anche da noi, beneficiando delle riforme, delle condizioni dell’economia internazionale e dell’orientamento fortemente espansivo della politica monetaria”: ha detto ancora il governatore della Banca d’Italia, dopo la riconferma in occasione della Giornata del risparmio. “L’occupazione è risalita su livelli prossimi a quelli precedenti la crisi finanziaria globale e continua ad aumentare”, ha rilevato Visco.
Applauso della platea della Giornata del Risparmio, composta da banchieri ed esponenti delle fondazioni bancarie, al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco per la sua riconferma alla guida dell’istituto centrale. Gli applausi sono scattati quando il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti ha aperto i lavori dell’evento facendo a Visco le “sue congratulazioni” ricordando come la nomina “sia avvenuta con polemiche di cui non avevamo certamente necessità”. Dopo Guzzetti prenderanno la parola il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il governatore Ignazio Visco e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.
La ripresa “è finalmente arrivata e si sta gradualmente consolidando non solo in Europa ma anche e soprattutto in Italia”, ha detto Guzzetti. “Sarebbe un errore, tuttavia, cantare vittoria definitiva sulla crisi”: occorre invece “continuare a mantenere alta la guardia” e occorre che “proseguano le misure non convenzionali di politica monetaria, nel presupposto che la stabilità dei prezzi si consegue raggiungendo il suddetto target, ma con un’inflazione “buona”, che sia conseguenza della crescita dell’economia e dei redditi”.
“Confidiamo in conclusioni rapide” delle indagini di Magistratura e Commissione d’inchiesta sulle crisi bancarie “che attribuiscono le responsabilità a chi le ha avute e voltino pagina”. E’ quanto chiede ilpresidente dell’Abi Antonio Patuelli alla giornata del Risparmio secondo cui “la confusione non favorisce la ripresa e la fiducia”.
“Tutto il mondo produttivo italiano chiede alle istituzioni europee di stabilizzare le regole per le banche che influiscono sugli altri settori d’impresa, senza imprevisti, promuovendo regole identiche”, afferma Patuelli, sottolineando come questa settimana si compiano “i primi tre anni di vigilanza unica” Bce. Servono “Testi Unici europei innanzitutto di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia, per superare i limiti di un’Unione bancaria, troppo incompleta”.