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Giovedì 27 febbraio assemblea generale delle Assemblee Generali della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo: riflessioni e testimonianze il futuro del lavoro, della cittadinanza e della democrazia verso il Referendum

Redazione

 Giovedì 27 febbraio alle 10, nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro, si terrà l’Assemblea Generale delle Assemblee Generali della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, un evento che segna l’inizio di una nuova stagione di partecipazione democratica e impegno sociale. L’assemblea sarà il primo passo per una campagna di mobilitazione che si concluderà con la consultazione referendaria, che avrà luogo tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025.

Enzo Scalese, Segretario Generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, ha sottolineato l’importanza di questo incontro: “Questa assemblea rappresenta una spinta decisiva all’avvio della nostra campagna per la partecipazione e per i sì ai referendum. Ma questa non è solo la ‘nostra’ campagna, la costruiremo insieme alle tante associazioni, ai tanti movimenti che sono stati al nostro fianco in battaglie fondamentali per la difesa dei diritti del lavoro e della cittadinanza”.

L’assemblea sarà anche un’importante occasione per ascoltare le testimonianze di uomini e donne che ogni giorno affrontano difficoltà enormi per affermare i propri diritti. “Parleremo di lavoro, di sicurezza, di dignità, di cittadinanza e di democrazia – ha proseguito Scalese –. I protagonisti di queste storie di lotta sono persone che con coraggio si battono quotidianamente per cambiare la realtà del mondo del lavoro e della vita sociale”.

Un momento centrale del dibattito sarà incentrato sulla riflessione sul diritto di voto e sulla sua importanza, soprattutto in un momento storico in cui molti cittadini si sentono sfiduciati e lontani dalla politica. “Il voto è una battaglia che dobbiamo combattere insieme – ha dichiarato Scalese –. In un Paese dove metà dei cittadini non va più a votare, è necessario ribadire e valorizzare questo diritto fondamentale, che è stato conquistato nel tempo e grazie alla democrazia. È stato ottenuto con grande fatica, anche dalle donne, che per la prima volta hanno potuto esercitarlo liberamente”.

Il segretario generale ha poi evidenziato il valore del referendum sulla cittadinanza, un voto che “garantirebbe il diritto di cittadinanza a 2 milioni e mezzo di persone che altrimenti non avrebbero mai potuto ottenere questo diritto”. Scalese ha sottolineato anche le altre battaglie in campo, come quella contro la precarietà e per la difesa dei diritti dei lavoratori. “Basta un sì – ha spiegato – per fermare la precarietà, per dire basta al contratto a termine come condizione permanente, senza tutele. E significa dire basta alle morti sul lavoro, fermando quel sistema di appalti e subappalti che porta a condizioni di lavoro indegne e pericolose”.

L’assemblea non sarà solo un momento di discussione, ma anche un’opportunità di mobilitazione, per invitare ogni cittadino a partecipare attivamente alla campagna referendaria. “Dobbiamo ascoltare chi non vota, che spesso sono lavoratori e cittadini sfiduciati. Il nostro obiettivo non è fare un favore a un partito, ma restituire dignità a chi lavora e vive in condizioni di precarietà”, ha concluso Scalese.

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