La nascita e la formazione del genio di Van Gogh attraverso 43 meravigliosi dipinti e 86 straordinari disegni: è la grande mostra allestita dal 7 ottobre all’8 aprile nella Basilica Palladiana di Vicenza. In primo piano, un focus mai fatto prima d’ora sui cinque anni di permanenza in Olanda, quando il dolore e la disperazione del vivere diventano per l’artista le uniche modalità dell’esistenza, da cui però scaturiranno le sue immagini, le sue visioni, il suo colore.
Con il titolo ‘Van Gogh. Tra il grano e il cielo’, l’importante esposizione segna il ritorno di Marco Goldin a Vicenza con una selezione strepitosi capolavori, resa possibile grazie all’apporto decisivo di quello scrigno vangoghiano che è il Kroller-Muller Museum in Olanda e ai prestiti concessi da una decina di musei internazionali. Il percorso punta a “fare entrare nel laboratorio dell’anima di Van Gogh, in quel luogo segreto, solo a lui noto, nel quale si sono formate le sue immagini”, spiega il curatore.
Il grano e il cielo, il genio Van Gogh
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