L’intelligenza artificiale va in cerca di ET: un sistema è stato addestrato a riconoscere le principali caratteristiche dei pianeti finora scoperti al di fuori del Sistema Solare, classificandoli in 5 categorie in base alla probabilità che ospitino la vita. La ricerca, dell’Università britannica di Plymouth, è stata presentata alla Settimana Europea di Astronomia e Scienza dello Spazio e potrà essere utile alle future missioni di esplorazione spaziale.
Il sistema di intelligenza artificiale si basa su reti neurali che imitano il modo il modo in cui il cervello umano apprende e sono particolarmente efficienti nell’identificare schemi estremamente complessi. Il gruppo di Christopher Bishop ha addestrato il sistema a classificare i pianeti in 5 categorie, in base alla somiglianza con la Terra attuale, la Terra primordiale, Marte, Venere e la luna più grande di Saturno, Titano. Tutti hanno in comune il fatto di essere corpi rocciosi, di avere un’atmosfera e, nel Sistema Solare, hanno le maggiori potenzialità di poter ospitare forme di vita.
I ricercatori hanno addestrato il sistema presentandogli inizialmente le osservazioni relative all’atmosfera e alle caratteristiche orbitali dei 5 pianeti. Dopo più di un centinaio di analisi, ognuna basata su diverse centinaia di parametri che contribuiscono all’abitabilità, il sistema ha imparato a inquadrare anche pianeti sconosciuti. “Queste reti neurali artificiali – spiega Bishop – permetteranno di stabilire una priorità nelle ipotetiche future esplorazioni di nuovi sistemi planetari, o di selezionare gli obiettivi più promettenti da osservare per i nuovi telescopi spaziali”.