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Migranti: Parlamento Ue vara sistema elettronico controllo frontiere

Redazione

Rafforzare i controlli di sicurezza ai confini europei attraverso un sistema elettronico comune per registrare tutti i viaggiatori non comunitari, con un database condiviso per entrata, uscita e rifiuto all’ingresso: è con questo obiettivo che il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo al progetto di legge, già concordato informalmente con gli Stati membri, sul nuovo sistema di ingressi e uscite (Entry/Exit system in inglese, Ees in sigla). Il testo è stato approvato con 477 voti favorevoli, 139 voti contrari e 50 astensioni.

L’Ees dovrebbe essere operativo dal 2020 e registrerà varie informazioni sui cittadini extracomunitari, come il nome, il documento di viaggio, le impronte digitali, la foto, la data e il luogo d’ingresso e uscita e l’eventuale rifiuto all’ingresso nell’area Schengen. I controlli si applicheranno sia ai viaggiatori che richiedono un visto sia quelli esentati e ammessi per un breve soggiorno di 90 giorni. L’Ees ha inoltre l’obiettivo di facilitare il compito di verificare il rispetto del permesso di breve soggiorno, 90 giorni su un periodo di 180 giorni. Il sistema sostituirà la stampigliatura dei passaporti e punta a velocizzare i passaggi di frontiera, facilitando anche la rilevazione di chi rimane più a lungo e dei documenti o delle identità falsi. La proposta di un sistema di ingressi/uscite fa parte del pacchetto ‘Frontiere intelligenti’ presentato dalla Commissione nell’aprile 2016. Il costo dell’Ees è stato stimato in 480 milioni di euro.

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