Risolto un mistero che durava da 140 anni: quello dell’origine delle ‘lingue’ di plasma che ogni giorno compaiono a migliaia nell’atmosfera del Sole. Si formano quando un forte flusso magnetico di diffonde nell’atmosfera e agiscono come ‘fiamme’ che riscaldano di milioni di gradi la parte più esterna dell’atmosfera solare. Pubblicato sulla rivista Science, il risultato si deve ai fisici solari coordinati da Juan Martinez-Sykora, del centro di ricerca americano Bay Area Environmental Research Institute.
Scoperte nel 1877 da Padre Angelo Secchi, dell’Osservatorio del Collegio Romano, queste strutture chiamate spicule sono getti di plasma alti fino a 10.000 chilometri e con un diametro di circa 1.000 metri. Somigliano a gigantesche lingue di gas che si muovono a velocità comprese fra 50 e 150 chilometri al secondo e durano per circa 5-10 minuti. L’intera parte centrale dell’atmosfera del sole, cioè la cromosfera, è un sistema di numerosissimi getti di plasma, la cui origine è sempre stata un mistero.
La ricerca non solo ha risolto il mistero, ma aiuta a capire il meccanismo che riscalda di milioni di gradi la regione più esterna dell’atmosfera del Sole, la corona, 200 volte più calda della regione che si trova immediatamente sotto. Risolvere l’enigma è stato possibile grazie a una simulazione abbinata all’analisi dei dati della missione Iris (Interface Region Imaging Spectrograph) della Nasa e del telescopio solare svedese Sst (Swedish 1-m Solar Telescope) nelle isole Canarie.
Lo studio ha così dimostrato che le spicule si formano quando una forte tensione magnetica si diffonde nell’atmosfera e di conseguenza queste strutture agiscono come ‘fiamme’ di gas che riscaldano la corona. E’ emerso inoltre che la nascita dei getti è collegata anche alla formazione di onde di plasma, ossia al ‘motore’ che spinge verso lo spazio le particelle emesse dal sole, ossia il vento solare che permea tutto il nostro sistema planetario.
Scoperta l’origine delle ‘lingue’ di plasma del Sole
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