Scoperto il gene che “disegna” letteralmente le spighe di grano, il “re dei cereali”, controllandone forma e dimensioni: si tratta di un passo avanti importantissimo nella battaglia per aumentare la resa del cereale piu’ coltivato al mondo e potrebbe essere implicato anche in altre coltivazioni molto diffuse, come mais, orzo e riso. La scoperta, pubblicata sulla rivista The Plant Cell, viene dal Centro John Innes di Norwich in Inghilterra ed evidenzia l’importanza delle tecniche di nuova generazione per la ricerca in questo campo.
La rete internazionale per il coordinamento della ricerca sul grano fondata nel 2011, chiamata Wheat Initiative, ha identificato nell’architettura della spiga di grano uno degli elementi chiave per migliorare dell’1,6% le rese dei raccolti, un obiettivo fondamentale per riuscire a sfamare la popolazione mondiale sempre piu’ numerosa. I ricercatori guidati da Scott Boden si sono concentrati su una particolare mutazione del grano tenero, che fa spuntare due spighe appaiate al posto della classica spiga singola.
Lo studio ha rivelato che il gene chiamato TB1 regola la forma della spiga favorendo la versione formata da due appaiate, grazie a un meccanismo che ritarda la fioritura e riduce il ruolo di altri geni implicati. Ulteriori analisi hanno mostrato che la versione mutata di TB1 e’ presente in molte varieta’ coltivate diffusamente in Europa e in Gran Bretagna e il gene e’ collegato strettamente ad un altro conosciuto da molto tempo, il cosiddetto “gene della Rivoluzione Verde” (Rht-1), che invece controlla l’altezza della pianta.