Avanti tutta con la nuova strategia Ue per il trasporto marittimo fino al 2020 e oltre, puntando su decarbonizzazione, digitalizzazione e competitività. I competenti ministri dei 28, riuniti in Consiglio a Lussemburgo, hanno dato il loro sostegno alla Dichiarazione della Valletta, con cui la presidenza maltese dell’Ue ha tracciato le linee guida della politica marittima comune nei prossimi anni. La sfida, ora, è la sua attuazione, su cui l’industria, rappresentata a livello europeo da Sea Europe e a livello italiano da Consorzio 906/Centro Servizi per il Mare, è già in pole position.
L’obiettivo è assicurare che il trasporto marittimo rimanga una modalità attrattiva per il trasporto di passeggeri e merci, diventando ancora più ‘verde’ e catalizzando investimenti e innovazione. “Siamo riusciti a far emergere l’importanza del settore”, ha spiegato il responsabile della presidenza maltese per i trasporti David Kerr, secondo cui ora “l’endorsement politico alla Dichiarazione della Valletta manda un segnale chiaro al Parlamento ma soprattutto alla Commissione Ue fornendo un documento-guida su cui riflettere”.
Dal primo luglio toccherà all’Estonia, prossima presidenza di turno dell’Ue, dare continuità all’azione avviata. Tallinn ha assicurato che si concentrerà sulla digitalizzazione del settore marittimo. In parallelo, però, dovrà continuare il lavoro sugli altri filoni, come la riduzione delle emissioni su cui resta concentrata sino alla fine la presidenza maltese. Questa, insieme al ministero dei Trasporti italiano e nell’ambito del progetto Ue Picasso, ha già dato una prima idea dell’evoluzione in atto nel campo del trasporto marittimo con l’esercitazione di evacuazione Maltex-Evac condotta a maggio in collaborazione con Costa Crociere dimostrando come le tecnologie digitali facciano la differenza nelle emergenze. Un video dell’evento, realizzato da Consorzio 906/Centro Servizi per il Mare, è stato mostrato ai 28 in occasione dell’ok alla Dichiarazione della Valletta. Questo “è solo il punto di partenza per la prossima fase”, ha sottolineato il segretario generale di Sea Europe Christophe Tytkat in occasione della visita al centro di formazione Carnival Csmart di Almere.
“Dobbiamo impegnarci in una campagna per aumentare la consapevolezza e mostrare al più alto livello politico a cosa il futuro del settore marittimo può assomigliare”, ha spiegato Tytkat. Importante la partecipazione italiana ai vari progetti, coordinata da Consorzio 906/Centro Servizi per il Mare, la cui portavoce Evelin Zubin ha sottolineato come esista un filo logico che li lega fra loro, grazie ai fondi Ue Ten-T e Cef in sinergia con il progetto Miele dell’amministrazione italiana per la digitalizzazione del trasporto marittimo.